giovedì 22 luglio 2010

Polpo Paul, mo' te magno

A due settimane dalla fine del Mondiale di Calcio, non riesco ancora a togliermi dalla mente come l'attenzione dei Media planetari (oltre a Studio Aperto, naturalmente) sia ricaduta su un polipo, in grado di pronosticare impeccabilmente alcune partite della rassegna iridata. Fino ad ora mi limitavo a pensare che un palinsesto televisivo che prevede Amadeus come conduttore di un Quiz di cultura, può benissimo dare spazio anche ad un ammasso di tentacoli, capace di ammucchiarsi in una teca di vetro con sopra una bandierina. Questa banale osservazione dava sollievo alle mie notti insonni, ma non bastava a soddisfare il mio Ego-Nonhounamazzadiproblemipeggiori, lato della personalità poco discusso dall'amico Freud, che di problemi ne aveva abbastanza. Quindi, parliamo della figura polipo nella mitologia contemporanea: essere demoniaco con testa molliccia e plurimi tentacoli contenenti calamai del 15-18, pronti ad incatramare il nemico di turno. Si accompagna bene con patate lesse, creando l'omonima Insalata. Fino a pochi anni fa l'uomo era solito catturarlo ed ucciderlo sbattendo la sua amabile capoccia contro appuntiti scogli, sbrindellandolo in ogniddove. Annoiato da ciò l'uomo si è concentrato a massacrare le proprie fidanzate, ree di avere interrotto un idilliaco rapporto d'amore, non appena prenotato il traghetto per la Corsica, rovinando le ferie estive. A questo proposito, se sull'intelligenza dell'uomo si nutrono ancora seri dubbi, su quella del polpo, proprio no. Nel senso che non c'è parvenza di essa. Eppure Paul, polpo di origine italica (figuriamoci se ci facevamo scappare una particina anche in questa esaltante storia) e residente in un acquario teutonico, non sbagliava un pronostico. Coincidenze? Macchè: Ustica è stata una coincidenza sfortunata, così come l'autocombustione dei trans amici di Marrazzo. Paul aveva una dote speciale e meritava di essere celebrato, in questa società dove la meritocrazia vige sovrana. Questa storia, come tutte le più belle, nasconde anche un lato noir. Infatti oltre alle antipatie degli altri pesci dell'acquario, che durante il mese del mondiali sono deceduti in percentuali imbarazzanti, dato che nessuno se li filava di striscio, personaggi molto più aggueriti minavano la salute del tentacolo più famoso al mondo. Questi erano rappresentati dalle società di scommesse, che vedevano un picco delle uscite, dato che la mente umana si spingeva ad ipotecare la casa pur di seguire i pareri dell'illustre polpo. Ed è per questo che si raccontano di minaccie psicologiche, portate dai rappresentanti di queste società, che si presentavano all'acquario dove risiedeva Paul, con baffi e capelli finti, facendo gesti del tipo: Ti sgozzo se non la pianti. Il Polpo naturalmente non capiva un cazzo e continuava a cibarsi buttando il proprio groppone in una delle due teche. Fatto sta che il Mondiale è finito come tutti sappiamo ed è già qualche giorno che Studio Aperto si è tornato a concentrare sulle donnine desnude sulle spiagge, pittosto che del caro amico Paul. Vuoi vedere che qualcuno lo ha sminuzzato riponendolo su due piatti, ciascuno con due bandierine, per dimostrare che le coincidenze non esistono, ma esiste solo la fame chimica?

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