domenica 3 gennaio 2010

La teoria dei 'Gruppi di interesse'

"[...] Se sei talmente coraggioso da partecipare ad una vacanza con più di tre persone, sappi usare bene la 'teoria dei gruppi di interesse' [...]" (dal Vangelo apocrifo secondo S.Alpitour)



Non vi è testimonianza scritta di essere umani che, nell'intento di organizzare una vacanza per un numeroso gruppo di amici, non si siano messi le mani in faccia, per qualsivoglia futile motivo.

Sprezzante del pericolo e volenteroso di smentire questa leggenda metropolitana, ho organizzato un viaggio a Roma, nell'occasione del Capodanno, per 12 persone.

Dovevo capire che sarebbe stato un disastro già dal principio, quando una di queste, si lamentò per il prezzo dell'albergo: 40 denari/notte a 30 metri da S.Pietro, senza colazione. Eh, il 'senza colazione' ha fatto storcere il naso.

I problemi grossi, nel muovere numerose folle, consistono nel fare coesistere dodici teste pensanti (chi più, chi meno), le cui idee sono costantemente diverse.

E' proprio qui che viene utile conoscere a fondo la "teoria dei gruppi di interesse": ovvero dividere la massa in più gruppi a seconda di ciò che si vuole fare.

Vuoi andare ai musei Vaticani? Bene, gruppo museo Vaticani.

Vuoi andare a riempirti di arancini da Spizzico? Bene, gruppo Spizzico.

Vuoi andare al night alle 9 di mattino? Perfetto, gruppo Night (il più numeroso, ndr)

E' ovvio che poi ci sono le variabili impazzite, che minano anche questo solido teorema.

Per esempio, prendiamo X che vuole fare una determinata cosa, ma è l'unica (perchè gli altri sono tutti prenotati per il night). Allora X minaccia il gruppo di ogni sventura fino a che un diplomaticissimo Y non lo segue. Questi fenomeni sono ancora materia di studio dei ricercatori, i quali cercano di simulare ogni possibile sfumatura del comportamento umano 'in vacanza con altri'.

Un'altra difficile prova consiste nel ritrovarsi alla sera, in una delle camere assegnate, per fare due chiacchiere. Bene, se non ricordi il numero della camera e bussi ad una a caso alle 2 di notte, può capitare che ti apra un uomo alto due metri in mutande e ciò può turbare anche l'animo più sereno.

Comunque, in linea di massima, non siamo andati male, utilizzando questo 'barbatrucco'.

L'unico incoveniente è consistito nel fatto che, allo scoccare della Mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno, eravamo in 12 punti diversi di Roma (io sempre al night, ndr) e ho speso più soldi in sms di Auguri ai miei compagni di viaggio, che nel pagamento dell'albergo (senza colazione per giunta).

Se Darwin potesse vedermi, sarebbe fiero di me, ne sono certo.


2 commenti:

  1. Io sarei stato nel gruppo degli arancini da Spizzico.

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  2. Darwin o meglio ancora Konrad Lorenz. :-)

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