domenica 4 ottobre 2009

Core de sta cittàààà

Pensavo che Antonello Venditti fosse estremamente fazioso nel millantare le doti della Capitale, in maniera così ostinata. Gli scriverò una lettera di scuse. Erano ormai dieci anni che non tornavo a Roma, dai tempi del liceo, in cui, invece che respirare l'atmosfera della città, cercavo di tenere a bada in modo pessimo gli ormoni scalpitanti (non che ora ci sia molta differenza).

Al di là di tutto, mi è bastata una passeggiata verso l'imbrunire, lungo il Tevere, nei pressi di Castel S.Angelo, per ricevere una cospicua dose di serotinina, alquanto rara e per questo gradita.

Questa atmosfera incantevole mi fece dimenticare ben presto un episodio negativo : rimbalzato all'entrata di S.Pietro.

Avete capito bene, non ho scritto Baia Imperiale nè Billionaire, ma S.Pietro.

Stranamente ero anche vestito bene: indossavo una giacca color grigio fumo di Londra, che mi dava molta importanza, almeno mi piaceva crederlo. Mi sono presentato alla perquisizione (si per dire una preghiera a S.Pietro ti devono ravanare nelle tasche) e dopo una mezzoretta di 'togli-metti' per non fare suonare il metal detector, sono passato al livello successivo: 2 km di percorso forzato da transenne, più contorto del circuito cittadino di Valencia (i miei rispetti a Luca Badoer, ndR). Arrivo così all'entrata principale, affaticato, verso le 18:55 (prima ho lavorato, mica vado a Roma a divertitmi eh) e vengo gentilmente invitato a proseguire verso l'uscita, in quanto la basilica stava chiudendo.

L'evento ha fatto collassare alcune delle mie sinapsi, poco male ne ho altre.

Un'altra cosa che ho notato con piacere è la gente: togliendo i turisti, i preti, le suore, i cani, i gatti e i taxi, a Roma ci sono anche i romani.

Prima di adorarli, ho dovuto comprenderli e giustappunto un episodio è venuto in mio aiuto. Entro in un ristorante con piccolo dehor e inizia questa scena:



Cameriere: Dottò (per i romani, tutta la gente ha questo titolo, anche i bambini) preferisce dentro o fori?

Io: Dove c'è più fresco? (involonario assist perfetto)

Cameriere: Aspè che chiamo Regina Coeli (carcere di Roma, ndr)!

Io: ...



.....

.....



Io: Va bene dentro, grazie.



Durante tutta la cena, ho pensato a cosa avrei potuto rispondere, ma l'arte del 'perculamento' va servita calda e quindi la devo affinare. Avrò tempi e modi di farlo.

2 commenti:

  1. In più di duemila anni di storia, quell'arte non ha mai conosciuto crisi, solo progresso continuo.

    I romani ormai sono irraggiungibili.



    Ti linko :)

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  2. Arte...Pura arte...Ti lascio una chicca. Sicilia. Tormenta improvvisa in mare, sub che scappano sul motoscafo e cercano di rientrare a l porto. Ci giriamo verso le nubi nere che ci inseguono, vedentro altri motoscafi che scappano come noi. Diciamo:" Eh, siamo rimasti indietro.." E il romano di turno "Eh già...stamo a chiude à porta..." Che dire...è un'arte... Ciao! Akai

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