venerdì 16 ottobre 2009

Questione di Pattern

Ho compreso che scrivere l’intreccio di un telefilm di successo è una cavolata.


Infatti l’intreccio non esiste. E’ solo questione di trovare un pattern (modello, schema fisso), intorno al quale far girare un generatore random di stereotipi.


Prendiamo la serie House MD; il pattern, di ogni singola puntata, è cronologicamente composto:


     



        Qualcuno sviene, perdendo liquidi corporei da qualche orifizio.


       Ricovero nell’ospedale del Dottor House, anche se lo svenimento è avvenuto in Nepal.


         Impasticcamento del Dottor House.


       Elaborazione ipotesi malattia, senza escludere mai il ‘Lupus’ .


      Perquisizione dell’abitazione del paziente, manco fosse CSI


        Svolgimento di esami clinici, che peggiorano sempre lo stato del paziente.


     Impasticcamento del Dottor House


     Soluzione del caso con una diagnosi che va a coinvolgere l’unico organo non preso in considerazione,  fino ad allora.


 


Ora basta aggiungere un contorno casuale a questi punti fissi.


Per esempio, la perdita di coscienza di un tronista della De Filippi mentre prova a mettere un complemento oggetto nelle sue affermazioni.


Ed ecco che, in pochi minuti, si è costruita una puntata di un serial Tv.


 

3 commenti:

  1. Finalmente qualcuno che la pensa come me, il dottor House mi aveva stufato alla terza puntata, tutti gli episodi con la stessa identica struttura.

    Mi ricorda Yattaman.

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  2. eheheh...

    d'altronde, come diceva il partigiano mike, il pubblico ha bisogno delle sue sicurezze: dalle pasticche del dottor house alle battute di chandler sino agli attacchi ai giudici di berlusconi: patterns is everywhere...

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  3. Gandi, se ti interessa ho provveduto alle tue curiosità sulla vita domestica di Epicuro.

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