domenica 14 aprile 2013

L'unità di misura tempo-guardaroba

La rivoluzione del pianeta Terra intorno al Sole non sembrava avere più misteri, dopo che Galileo Galilei scoprì che non siamo piazzati su un'autostrada piatta ed infinita, tale che se perdi il biglietto, per pagare tutta la tratta, non basterebbero i soldi del nostro debito pubblico.
L'orbita ellittica tanto perfetta ed ammirabile dai restanti pianeti, invidiosi in quanto torridi, glaciali, velenosi o inutili, ora assume più la forma della faccia di Hello Kitty.
Escludiamo un'operazione galattica di marketing per adescare gli occhi, o qualsiasi altro dispositivo visivo, di potenziali Clienti di altre galassie, sul brand giapponese.
Tutta questa introduzione che, rileggendola più volte, non trova nessun senso nè logica, per dire che non ci sono più le mezze stagioni.
Nonostante questa mancanza che turba il sonno di molti di noi, bisogna rincarare la dose dicendo che non ci sono più manco le stagioni intere, per la disperazione di tutti i pizzaioli del mondo (questa è un pò fine, vi do dieci secondi per assimilarla e altri dieci per resistere alla tentazione di spegnere il computer).

Ok, se ci siamo ancora tutti, continuiamo questo avvincente trattato di metafisica, applicata al nulla.
Non abbiamo più le quattro stagioni, non abbiamo le mezze (questo è un sollievo perchè con le frazioni abbiamo tutti dei problemi, sin dall'età scolare), ma allora come facciamo a dividere l'anno in più 'tempi-guardoroba'?

Il tempo-guardaroba è una nuova unità di misura del sistema MKS, rinominato in MKS-TG, che scandisce il mutare degli armadi al variare delle stagioni. Al mancare di queste ultime, il tempo-guardaroba potrebbe subire una flessione ultra-dimensionale tale da proiettare la nostra stirpe in un buco nero, assimilabile al salotto di Porta a Porta.
Per evitare questa sciagura è necessario ridefinire le stagione ed associare, a ciascuna di esse, il tempo-guardaroba corretto.

Stagione numero 1: La tundra contemporanea
Ha un tempo-guardaroba di 5 mesi, da novembre a marzo (questi nomi tenderanno a sparire), ed è caratterizzata da potenti agenti atmosferici quali nell'ordine: piogge devastanti, nevicate abbondanti, vento gelido, una giornata di sole da 34°C, un'aurora boreale, un asteroide, il Festival di Sanremo e Natale.
Si consiglia un abbigliamento pesante, tipo la tuta del pazzo che si è buttato dalla stratosfera, dopo avere bevuto 200 litri di RedBull.
Come accessorio, consiglio i MoonBoot da 9,99€ e un marsupio per raccogliere i frammenti di asteroide, da rivendere su ebay.

Stagione numero 2: La stagione del 'cazzomimetto'
Il tempo-guardaroba di questa stagione è di soli due mesi, aprile e maggio, ma lo spazio da dedicare al'armadio può richiedere anche quello dei vicini, attraverso una tecnologia Cloud, ormai di tendenza.
La difficoltà di questa stagione, che gli antichi greci definivano 'marzo pazzerello', consiste nel cambio di meteo all'interno di una stessa rotazione terrestre (un giorno, tanto per capirci).
Infatti nella stessa giornata, si può partire al mattino con la slitta trainata dagli Husky, affrontare una tempesta elettromagnetica verso l'ora del caffè, mangiare un'insalata di riso in infradito a pranzo, farsi una sciata, con abbonamento pomeridiano, con bombardino annesso, e chiudere la giornata a letto con pigiama estivo e piumone ultra-pesante, che raggiunge temperature da altoforno.
La convivenza con la polmonite è d'obbligo e l'abbigliamento consigliato segue la tecnica della stratificazione: biancheria di flanella, polo manica corta, maglione di lana col collo alto, giacca di renna, piumino, sciarpa, berretto con pon pon, berretto con visiera, occhiali da sole, mocassino senza calze e anfibi.
Solo gli ultimi due capi possono non essere indossati contemporaneamente, a meno che non siate un cane.

Stagione numero 3: Gemellaggio con Mercurio
L'ultima stagione, che ricorda l'antica estate, va da giugno a ottobre ed è caratterizzata da un caldo, ma un caldo, ma un caldo che neanche sommando le temperature di tutte le città dell'Africa, si può rendere l'idea.
La caratteristica di questo clima e tempo meraviglioso consiste nel fatto che dura un arco limitato della settimana, da lunedi' al venerdì, che, casualmente, nella società moderna corrisponde alla settimana lavorativa.
Durante il week end o, in modo equivalente, ogni volta che si presenta l'occasione di un matrimonio con celebrazione e/o pranzo all'aperto, si scatenano uragani degni di nota.
Il consiglio sul vestiario porterebbe a girare tutti in mutande, ma il buon gusto e l'arte estetica creano una soglia di pudore, ancora accettabile.
Un ombrellino, con armatura in cemento armato, potrebbe essere utile, nel caso di grandinate assassine.

Per i numerosi amici che mi seguono da sotto l'Equatore, funziona come sempre: invertite le stagioni e usate Google translate, sennò non capite una mazza, come al solito.

Ora che finalmente ho fatto chiarezza, posso aprire con serenità il mio armadio tre stagioni e scegliere cosa mettere stasera per uscire...

...
...

... Vabbè stasera sto a casa, domani si vedrà.

2 commenti:

  1. mi piacerebbe proprio sapere dove cazzo li trovi i moonboot a 9.99!?!?

    RispondiElimina