martedì 7 febbraio 2012

Great Migrations

L'abilità di trovare un titolo altisonante per un Post, coincide con la capacità di utilizzare con maestria lo strumento Google Translate.
Il processo di 'inglesizazzione' di frasi o parole è l'attuale forma di marketing più efficiente, in paesi non anglosassoni. L'ho letto l'altro giorno su ' Cioè' ('That is..'), una fonte più che credibile.
Una dimostrazione tangibile di questa teoria l'ho ottenuta con la conoscenza di una persona, che ha tradotto il suo nome e cognome in inglese e li usa correntemente nella vita privata così come sul lavoro.
Per dire Antonio Rossi, diventa Anthony Red. Giacomo Palledifuoco, Jack Fireballs. Ok, mi sto lasciando prendere la mano. Provate a trasformare le vostre credenziali, in effetti ti conferisce un certo tono. Dopo cinque minuti, ti senti già un cretino.
Poi queste persone ci credono sul serio, è proprio un meccanismo inconscio difficilmente sradicabile. Dialogo di esempio:

Io: Ciao Antò!
A: ...
Io: Antò che non mi saluti?! Te stai agitato?
A: ...
Io: Anthony, do tou want a cup of tea?
A:  Thank You!
Io: Mavatteloapiglià...No problem.

Nb: Non so perchè ma nei dialoghi, io devo sempre avere il piglio del romano. Concedetemelo.

Fatto sta che prenotare un tavolo per quattro a nome Anthony Red, mi creerebbe un attimo di imbarazzo, oltre all'elevata probabilità di restare a digiuno.

Ma sorpassiamo agilmente questo cappello introduttivo, senza capo nè coda, per addentrarci nell'argomento principale dell'articolo: le grandi migrazioni!
Quando ero giovane e avvezzo ai lussi sfrenati della vita, feci l'abbonamento a Sky, con la scusa di guardare i documentari sulle grandi migrazioni.
Quando ancora non pagavo in prima persona il cospicuo contributo Tv, dovevo giustificare a mio padre, in modo nobile, questo mio volere.
Così mi inventai una fortissima vocazione per le teorie Darwiniane e per tutto ciò che coinvolgeva Madre Natura, aggirandomi per casa con bussole e cartine della Mesopotamia, scaricate da Tuttosfondi.com.
La mia farsa ebbe buon esito e non appena mi arrivò il segnale in casa, iniziai a guardare una media di cinque partite di calcio al giorno, in barba ai sumeri, azzerando la mia già 'sfrenata' vita sociale.
Quando, anni dopo, dovetti iniziare a pagare io stesso la tassa mensile per godere di cotanti benefici televisivi, i sensi di colpa mi obbligarono a guardare veramente 'Great Migration' su Discovery Channel.
Fu a quel punto che imparai tutto sulla natura e sulle dinamiche che coinvolgono la fauna in essa residente.
Upupe canadesi che danzano come Bobo Vieri, nel massimo momento di fertilità. Le upupe non Bobo Vieri, si intende.
Antilopi del Burkina Faso che segnano i loro territori con bile e liquidi vari, ritrovabili solamente all'interno delle bottigliette di Gatorade.
Ramarri del Belize che si fingono morti, nonostante già perfettamente mimetizzati, e vengono schiacciati da un turista giappponese.
Madri che mangiano figli, figli che mangiano padri, padri che si pavoneggiano prima di essere mangiati dai figli.
Insomma, scende di vita vera in HD e in 3D. Un tale realismo che, appena vedo alzare la gambetta all'antilope di turno, sono già lì con la segatura che ricopro il pavimento intorno alla TV.
Ma io dico, si può fare questa vita? Si può? Ovviamente si e pago pure per farla.

Tornando ad argomenti meno aulici, come l'urina del Macaco del Togo, volevo solo dire che ho preso spunto da queste specie così inteligenti e scafate dalla vita, per migrare dalla piattaforma Splinder a quella Blogspot.
Migrazione forzata dalla chiusura di Splinder: strano era così funzionale ed efficiente!
Va bene, ora sono qui e probabilmente anche su Discovery Channel.


3 commenti:

  1. Bello!!! :-D

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. Per sicurezza, spargerò segatura tutt'intorno al piccì prima di passare di qua.. sai mai.

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