venerdì 11 marzo 2011

Le tempistiche dei barbieri moderni


Poniamo il caso che io sia la persona più serena e pacata della Terra, un incrocio tra un putto e Gigi Marzullo. Secondo voi, può essere possibile perdere il 25% del vostro agognato weekend per una pratica come il taglio della propria chioma? Potrei capire avessi la chioma di Re Sole, ma ho una stempia tale che mi hanno proposto di fare la Meridiana in un casolare modenese, sfruttando il mio ciuffo solitario e la rotazione terrestre. Lasciando un attimo da parte queste amare considerazioni, il fenomeno delle tempistiche dei barbieri moderni è un tema importante da trattare. Solitamente chi può tagliarsi i capelli solo il sabato è inibito dal prendere appuntamento ed è quindi soggetto a mettersi in coda. L'aspetto caratteristico consiste nel fatto che, a qualsiasi ora tu varchi l'ingresso, hai sicuramente tre persone davanti. Al mattino presto è il turno dei vecchietti. Sarebbe troppo semplice pensare che i pensionati possano sfruttare i giorni infrasettimanali, lasciando spazio agli sventurati lavoratori. Ed è semplice: loro vanno tutti i giorni della settimana dal martedì al sabato, dalle 8:30 alle 9:00. Mancherebbe loro solo il timbro del cartellino e il buono mensa, per superare definitivamente la sindrome post pensionamento. Quindi se una persona vuole occupare il suo tempo di attesa, ascoltando narrazioni sulla prostata altrui e racconti della guerra fredda, sa bene a che ora recarsi al patibolo. Il primo pomeriggio, invece, è forse l'arco temporale che preferisco. Esso è sede degli adolescenti accompagnati dai genitori. Il massimo dello splendore si ha quando il padre, completamente calvo da dieci anni, accompagna il figlio con i capelli della stessa consistenza volumetrica di quelli di Caparezza. Passano così mezzore su mezzore in cui il glabro genitore traccia linee e dinamiche, che la fisica moderna non saprebbe spiegare, indicando al barbiere di turno come scolpire l'elmo del figlio sulla sua proiezione mentale: solitamente finisce col figlio rasato a zero e il padre con il pizzetto di Gandalf. Io osservo attonito, abbozzo un'applauso a cotanta espressione della legge del contrappasso e continuo a leggere la valutazione di tutte le moto usate su 'In sella' (penso ci sia una convenzione tra questo mensile e l'associazione italiana barbieri). Il turno pre-serale prevede la presenza degli amati giovani che necessitano di un restiling in vista della serata, al fine di aggiungere un paio di limonate alla loro collezione virtuale. Ed è così che ci si ritrova a vedere scene di bilanciamento di creste nell'ordine dei millimetri, ingellamenti alla soglia del mastice e disegni tribali scolpiti su giovani crani. Manco a dirlo che queste operazioni richiedono ore, tanto che i ragazzi escono dal barbiere e vanno direttamente a fare colazione, dicendo di essere appena usciti dalla 'disco' e che è stata una serata 'troppo cool, bella lì, check it out, carpe diem'. Davanti a questi comportamenti, inizi addirittura a pensare che l'LSD è diventato il male minore.

Mettiamo che, fortuitamente, arriva il tuo turno. Ti ritrovi così spossato che cerchi di pensare a quale sia il taglio più veloce, che ti permetta di uscire da quel lazzaretto di antropologia spiccia. Nel frattempo il barbiere inizia a raccontarti tutta la sua gavetta nei bassifondi di Londra, dove esercitava la sua professione in cambio di un pacchetto di Lucky Strike. Confesso che una volta, preso da un'inquietudine che mi aveva colto solo durante una coda alla Motorizzazione Civile, ho chiesto solo di lavarmi i capelli e manco di asciugarmeli. Era dicembre e passai i succesivi due mesi in Broncopneumologia. Lì, il barbiere viene al tuo domicilio, non parla ma taglia e basta. Tre minuti di orologio. Semplicemente divino.

Quindi fatemi capire: per avere un taglio rapido e mentalmente indolore del mio potere tricologico, mi basta studiare un metodo di ricovero ed il gioco è fatto? Molto bene, mi sento già un lieve soffio al cuore, mi sa che è l'ora di tagliarsi i capelli.


10 commenti:

  1. mio fratello ha due capelli come te, ha comprato il rasoio per capelli e mia cognata glielo passa sulla testa.... 

    evita le code dal barbiere, ma vuoi mettere la gioia di sfogliare "in sella"? 

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  2. una bella macchinetta per radersi da solo e il problema è andato. Bel post comunque, mi ha fatto sogghignar!



    EMix

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  3. no, dai! è bello!



    c'è il caldo dei fon in movimento con quel "shhhhhhhh" in sottofondo che concilia il sonno.

    ci sono le chiacchiere in friulano stretto delle signore del paese che si raccontano le peggio cose su gente che non conoscerai mai e tu ne approfitti per cercare di imparare qualche parola.

    c'è il libro che hai in borsa e che ti sei portata dietro sapendo che è una delle poche occasioni in cui potrai leggerlo in santa pace.



    io ci starei delle ore.

    ma a un certo punto chiudono.



    ciku

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  4. Mio padre ha cominciato ad andare dai barbieri cinesi... Lavorano a cottimo e nel giro di cinque minuti ti hanno tosato a puntino. Solo che l'ultima volta, dai soliti cinesi c'era coda e allora è andato da un altro parrucchiere lì vicino che pensava fossero cinesi, ma erano arabi. Caso vuole che fosse l'ora della preghiera, perciò il tizio barbuto lo tosava e intanto pregava litaniando frasi del Corano... Conoscendo mio padre, dubito che ci tornerà...

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  5. Ho pianto, grazie.

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  6. Re Sole si faceva tagliare la parrucca mentre lui era a nuotare in piscina. Questo sì che è un lusso sfrenato



    Ubi Minor

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  7. ehm... il re sole non è mai stato ghigliottinato, ma due luigi più tardi.... si. 

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  8. Ahia, mi sa che tutte quelle assenze alle elementari, inizio ad accusarle :D

    Scusate per lo strafalcione storico!

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  9. caro collega,per la mia personalissima esperienza mi sento in dovere di intervenire nella discussione.

    Essendo io un inguaribile romantico del capello(inteso come vulvo fuoriuscente dalla cute e non dell'allenatore)amo illudermi ogni volta,recando meco dal parrucchiere + cool and glam di Savona(avessi detto new york) e aspirando tramite la fantasia a tagli da vero giovane.

    Ecco che,puntualmente,seduto sul seggiolone con il capello(inteso come uno,singolo)appena lavato,mostro al Sommo la capigliatura desiderata.

    Lo guardo con gli occhi che sembrano dire:"ti prego,non dirmi che nn è possibile,Edward mani di forbici...",e lui,con sguardo misto tra rassegnazione e compassione risponde:"Io li farei simili a come li vorresti,vedrai che stai meglio"...

    Il tutto si risolve con i soliti 2colpi di forbice e 20euro in meno.

    D'altronde,la vita è fatta di illusioni,e le illusioni aiutano a vivere.

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  10. http://ferroviedellostatoreclami.blogspot.com/2011/07/bon-ton-dopo-averle-pisciato-addosso_17.html



    per riallineare il mio chakra dovrei scopare una qurantenne correttrice di bozze di minimum fax, quelle che trattano il proprio mestruo come fosse sangue di elvis all'ultimo live al madison square garden

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