giovedì 2 settembre 2010

Mai farsi tendare

I miei amici sono cattivi, sono giunto a questa conclusione. Non avevo mai usato il verbo essere con due soggetti diversi nella stessa frase, spero 'La Crusca' me lo conceda e non mi faccia causa. Vabbè il fatto è semplice. Quando persone a te vicine spergiurano la possibilità tendente alla certezza di riuscire a incontrare ragazze disinibite e non a pagamento, facendo un minimo sacrificio, tu cosa fai? Accetti, perchè il patto di fiducia che ti lega a loro, saldo come un contratto di Ibrahimovic, prevede che non sarai mai messo in difficoltà o in situazioni che si discostano dalla tua indole. Ventiquattro ore dopo avere accettato la proposta, nel momento in cui un cane orinò (altro verbo mai usato) sul mio cuoio capelluto, capii che Ibrahimovic è uno zingaro, così come il suo contratto e il mio patto. L'occasione da non perdere consisteva in un festival canoro, per non dire rave, in una campagna sperduta, con notte in tenda annessa. La tenda sta a me come uno sguardo passionale sta a Marotta (il calciomercato sta influenzando il post). Passiamo ai fatti. Dopo aver scarpinato un paio di chilometri tra gente rovinata ed un purpuri di cocci di bottiglie e preservativi, capisco che l'infradito non è la calzatura adatta all'occasione. Coordino le attività di montaggio delle tende non conoscendo minimamente il concetto di picchetto e do fiducia all'azione della forza di gravità; tempo trenta secondi e ritrovo la mia dimora attaccata ad un pioppio. La mia brillante autocritica mi consiglia di lasciare fare tutto agli altri, pensare solo a sopravvivere e, perchè no, tentare di limonare. Mi dirigo così verso il palco principale, come un salmone che risale la corrente, sbattendo in fiere feroci locali, tali punkabbestia. Le combatto con l'uso dei congiuntivi e un sapone di marsiglia. Mi sistemo in un posto tranquillo, vicino ad una cassa che mi fa risuonare tutte le mie 206 ossa e in un tempo infinitesimo mi vengono offerte sostanze stupefacenti, un sorso di tavernello in una bottiglia di Barolo chinato, e una maglietta di Che Guevara. Rifiuto con cordialità e mi guardo in giro in cerca di ragazze disponibili, che non stiano cacciando l'anima. Sarebbe più facile trovare un Bibbia a casa di Lele Mora. Per questo motivo, muovendomi sinuoso al ritmo di una decina di bonghi, mi dirigo verso un ristoro culinario, rimediando un piatto di Cous Cous, caramente pagato in tarda notte. Sconfortati da un tale degrado, si decide di ritornare verso l'accampamento per cercare di riposare. Dovete sapere che il mio sacco a pelo si chiama 'Capri' , ha 5 anni ed è un po timido ma soprattutto resiste ad una temperatura di 20°. Sopra lo zero. Il freddo, un dormi-bene di acciao inox e dei cani ringhianti con una vescica debole, mi hanno tenuto compagnia per tutta la notte. Il mattino seguente, sono strisciato fino alla macchina, senza neanche estrarmi dal sacco a pelo: ho avuto alcune difficoltà con la frizione. Da quel momento non ho sentito più i miei amici, che tanto bonariamente mi avevano coinvolto in questa piacevole situazione. Non so come mai eh, sarà che loro chiamano e io non rispondo o sarà un problema di linea. Va bene, ora che è tutto passato, direi che posso uscire dal sacco a pelo e tornare alla vita quotidiana con ritrovato ottimismo e con una promemoria in più sul cellulare: basta tende.

12 commenti:

  1. Immagino che per passarci due notti ,il prossimo anno, ci penserai un attimo su.... :) Domy

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  2. Eppure queste cose non mi sono mai capitate. Sarà per l'effetto "azzeramente memoria" del roypnol che mi facevo ogni volta.

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  3. Toh... abbiamo pubblicato un post praticamente in contemporanea.... ;-)

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  4. Ti leggo sempre molto volentieri,bravo! :-)
    Sicuro che i tuoi amici sono sopravvissuti?! ;-)

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  5. io un'esperienza simile l'ho fatta stazionando in tenda in un campeggio ai piedi di un vulcano ed avevo un sacco a pelo che in teoria avrebbe dovuto reggere fino a 5 gradi.... Non so come ho fatto a sopravvivere al freddo. MAI PIU'! 

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  6. Mi hai fatto spanciare dalle risate.... (Solo che poi ho anche pianto perchè  hai riesumato brandelli di ricordi che il mio subconscio aveva disperatamente tentato di soffocare nell'oblio e che ora dovrò affannarmi a rimuovere nuovamente)

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  7. meno male che qualcuno nottetempo non ha cercato di sbucciarti dal tuo sacco a pelo e cercato di fottertisi o di fotterti il portafoglio... va là che ti è andata ancora bene!

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  8. @Domy: Guarda ci sto già pensando.. più che altro sono incubi.

    @Sciuscia: Vabbè col Doping anche Armstrong ha vinto 7 Tour de France, non vale!

    @anonimo #4: sono sopravvisuti e mi hanno già fatto altre proposte che ledono la mia salute fisica e mentale, già precaria.

    @Usagi: Va già bene che non sei stata spazzata via da un'eruzione piroclastica :D

    @anonimo #6 (Vaniglia): Chiedo venia. Approfittane per cacciare definitivamente questi demoni da campeggio.

    @anonimo #7: In effetti con le facce che circolavano, potevo rischiare oltre al portafoglio, anche il sequestro di persona :D

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  9. Non ho bisogno di un sacco a pelo, perchè io sono un sacco a pelo.
    Forse anche più peloso.

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  10. Se farti vivere di queste esperienze ti da lo stimolo giusto per partorire capolavori come questo....beh vedrò di proportene un'altra quanto prima!!!

    Tina, letteralmente in lacrime dal ridere

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  11. i miei amici sono buoni con me, ne ho solo due di veri amici, forse perchè il cattivo sono io... chissà

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  12. @Lipesquisquit: Farsi crescere la peluria per risparmiare 50 euro di sacco a pelo, è ammirabile.

    @Tina: posso provare a trovare ispirazione anche da cose più soft :D

    @anonimo #11: non ti fidare! Anche se son pochi, possono architettare qualcosa, per rivalersi sulla tua cattiveria :D

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